Il giornale, scritto sia in lingua che in dialetto romano, viene definito dal Direttore come “la voce de li scontenti e de chi ama Roma”. In effetti, a cominciare dall’editoriale, Voce Romana ironizza sui politici di turno, mettendo in risalto le loro magagne con le gustose vignette del musicista e poeta Fernando Di Stefano; tratta dei problemi cittadini, dell’uso del dialetto, della conservazione della tradizione, della storia romana e quant’altro riguardi la cultura nostra. Vi collaborano i più noti scrittori e poeti romani.
L’editore Luciano Lucarini, legato a Carpaneto da antica amicizia, decide di rilevare la testata ed esce con la nuova Voce Romana nel novembre 2009, per le edizioni Pagine. La rivista è da allora bimestrale, formato A4 con stampa in color seppia, 64 pagine con copertina in cartoncino a colori. Si avvale anche stavolta dei più stimati studiosi di cose romane e annovera tra i suoi collaboratori docenti, critici, saggisti che la nobilitano con le loro pubblicazioni. La direzione è stata affidata a Sandro Bari, coadiuvato dal vice direttore Francesca Di Castro, ambedue membri del Gruppo dei Romanisti. Viene così mantenuta una continuità storica ed affettiva con la precedente edizione e con l’indimenticato fondatore.
Direttore: Sandro Bari sandro.bari@alice.it
Vice Direttore: francesca.dicastro@libero.it
Editore Pagine S.r.l.
Via Gregorio VII, 160
00165 Roma.
Tel: 06-45468600
Fax: 06-39738771
e-mail: voceromana@tiscali.it
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