Profondo dolore per a scomparsa del Cardinale Silvano Piovanelli è stato espresso da Valdo Spini. “Sono tra quelli che hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo – ricorda Spini- e anche di collaborare con lui al tempo delle celebrazioni del V centenario di Lorenzo il Magnifico, nel 1992, quando volle che anche la Chiesa cattolica fiorentina vi partecipasse con l’iniziativa su ‘La Chiesa e la città nel Quattrocento’. Una grande spiritualità, una grande umanità. Lo ricordo, durante una cerimonia, che aveva accettato per l’occasione di mettere sopra le sue vesti il giubbotto da ferroviere. Nel campo ecumenico, sottolineo la sua visita alla Chiesa Valdese di via Micheli, la prima del genere a Firenze, se non sbaglio. Da parroco di Castelfiorentino a Cardinale, per tutta la sua vita, Silvano Piovanelli ha espresso quella profonda pastoralità della chiesa cattolica fiorentina, che si esprimeva nella ricerca di un legame profondo con il suo popolo, secondo una tradizione legata alla grande stagione di Giorgio La Pira, e i cui antecedenti possono essere rintracciati nel magistero di un suo predecessore, il cardinale Elia Dalla Costa”.